mercoledì 6 novembre 2013

sometimes I don't know where this dirty road is taking you

6 Novembre 2515
Bullfinch

Quando André viene a salutarla, ha in spalla una sacca da viaggio ed il solito sorriso allucinato cucito sulle labbra. Lo trasferiscono in un altro Array: la guerra dura da mesi ed ha mietuto ormai migliaia di vittime. Il comando comincia a riorganizzare gli uomini in nuovi schieramenti, radunandoli e smistandoli lungo lo scacchiere bellico come tante pedine prive di valore. E André Vandoosler è, come molti altri soldati, un pedone che si muove secondo logiche corali ma ignote.
Si abbracciano, e si baciano come fratelli destinati a perdersi ancora una volta. Tenta di restituirle il rosario che lei gli ha regalato durante la prigionia su Fargate, ma Eivor scuote la testa e dice che preferisce che ce l'abbia lui. Senza nessun motivo, le torna in mente il pomeriggio in cui sono andati a mangiare i brownies guidando la skybike all'incontrario.
Qualcuno suona un clacson fuori dalla Almost Home, perché per André è tempo di mettersi in viaggio. Si salutano ancora, brevemente, e in cuor suo lei teme di non rivederlo mai più.
Sulla soglia dell'astronave, André si gira per un'ultima volta, ed uno sprazzo di sole gli si impiglia nei capelli biondi. 
Non ha una bocca amareggiata, qualunque cosa abbiano visto gli occhi.
Le pieghe amare intorno alla bocca sono il primo segno della sconfitta.
Non è ancora stato sconfitto.

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