domenica 10 novembre 2013

lost a friend to oceans, lost a friend to hills, lost a friend to suicide, lost a friend to pills, lost a friend to monsters, lost a friend to shame, lost a friend to marriage, lost a friend to blame and then I lost myself

9 Novembre 2515
Greenfield
Black Oak Ranch


Quando i soldati della Confederazione di Polaris fanno irruzione dentro il Black Oak Ranch, c'è anche Eivor.
Il salone, la cucina, i corridoi: li guarda attraverso il vetro del mirino di precisione del suo fucile - tutto l'universo ridotto ad un tondino di vetro che rende le cose più chiare, più definite, in un certo senso più reali di quanto non siano ad occhio nudo.
Abbassa il fucile, e la profondità della sua visuale torna ad essere quella di sempre, ed anche il Black Oak torna ad essere quello di sempre, benché contaminato dai segni di una fuga improvvisa, ancora calda - come increspature lievi sulle acque altrimenti placide di un piccolo stagno.
Il Black Oak Ranch sarà per sempre Cole Scott arrampicato su una staccionata che le chiede se è interessata a lavorare per una compagnia di trasporto che bazzica dalle parti di Safeport.
Il Black Oak Ranch sarà sempre Buck Blackbourne ed i barattoli di marmellata, lo sguardo paterno e paternalistico.
Il Black Oak Ranch è il sorriso di Roona Wilson che le regala una mela quando ha fame. Il Black Oak Ranch è Eir, Eleazar, Quinn. Il Black Oak Ranch è Jack e tutto il tempo passato al suo fianco.
Il Black Oak Ranch è come un cimitero: ogni angolo è una lapide a cose e persone che non sono più.
Si accende una sigaretta e in silenzio prega Dio per le anime delle persone perdute, e anche per l'anima sua.

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