mercoledì 27 novembre 2013

Novembre 2515
Hall Point


Mentre attraversano il dedalo metallico dei corridoi di Hall Point, si chiede perché la mano di Huck sia tanto gelata e perché stia sudando. Sulla soglia della porta della stanza, si gira per baciarlo e lo vede pallido e smunto come se fosse stato appena avvolto da un guizzo di febbre. Per dio, che sia diventato frocio sul serio?, si chiede in un momento di sconforto, prima di incollargli le labbra sulla bocca e fare un rapido check up della situazione. No, diamine, non mi sembra frocio, pensa fra sé e sé mentre il chimico apre la porta alle sue spalle, facendola entrare di schiena senza, per altro, staccarle la faccia di dosso. E ogni volta che cerca di guardarsi intorno -per controllare che il posto sia vuoto-, lui le infila una mano fra i capelli e la tiene ferma.
No, non è decisamente frocio, pensa con un sollievo indicibile mentre si sfila le scarpe, i calzini, la maglietta, i jeans, la biancheria turchina. Fa per sdraiarsi sul letto, ma la faccia di Huck -che diventa l'incarnazione del terrore- la fa girare di scatto a controllare le lenzuola, perché come minimo il chimico deve averci visto una tana di serpi. Invece ci sono solo delle coperte un po' stazzonate e qualche panno abbandonato che viene fatto scivolare a terra. Huck la prende gentilmente per le spalle e, con un sorriso che è un po' eccitato ma un po' inspiegabilmente imbarazzato (frocio?), la gira carponi, in modo che abbia il viso puntato contro il cuscino e la parete di fronte a sé.
Che bello, non è diventato frocio, continua a pensare mentre si danno da fare.

[un po' di tempo dopo]

Si rovescia sul letto ad occhi chiusi, respirando affannosamente e cercando a tentoni le sigarette abbandonate in una tasca dei jeans. Apre gli occhi per accendersi la paglia, e la scia della fiammella la porta a sollevare gli occhi verso il soffitto. Ed è solo in quel momento che la vede: una gigantografia fatta a mano di un paio di tette. Il sangue le sale al cervello prima di poter realizzare che sono le sue tette e la sua foto.
Scatta in piedi come se fosse stata punta sul culo da una vespa. Allunga un dito inquisitore verso il chimico, che ha la faccia che ti aspetteresti di vedere su un uomo al patibolo. Gli punta l'indice contro, e gli dice

Non sei frocio. Solo segaiolo.

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