martedì 10 dicembre 2013

wrong war

9 Dicembre 2515
Spazio
Vascello sconosciuto

È la guerra sbagliata, pensa mentre se ne sta con le dita intrecciate dietro la nuca, stesa su una brandina a bordo di un vascello confederato di cui non ricorda il nome, e che è venuto a pescarla in un campo di asteroidi dove la Renshaw è esplosa in mille pezzi proprio sotto alle sue mani.
Pensa ad Ivan Volkov e pensa che Jack avrebbe fatto lo stesso: forse sono fatti della stessa pasta. Se sia un bene o no, è tutto da dimostrare. Cerca di focalizzare il pensiero della sua morte. Il pod potrebbe essersi schiantato contro un asteroide o, peggio ancora, recuperato da una nave dell'Alleanza. Ivan potrebbe essere morto o desiderare di essere morto.
Lei sicuramente non si dimenticherà mai degli interminabili giorni passati a bordo del pod di salvataggio della Cecilia Carter, allo sbaraglio nello spazio profondo.
La scoperta allucinante è che non prova niente di specifico. Ivan Volkov è un buon soldato, un ottimo stratega, e soprattutto il suo capitano. E potrebbe essere morto. E lei non prova niente. Allora prova a pensare a tutti gli uomini e le donne che hanno trovato la salvezza sul Guardian Angel, e a tutti gli uomini e le donne che non hanno trovato la salvezza sul Guardian Angel. E non prova niente. Perché così va la vita, così va la guerra, e la scoperta è allucinante è che lei, tutto sommato, ci ha fatto il callo. Certo, l'immagine della pancia di Cortès aperta in due continua ad inseguirla nei suoi peggiori incubi. Certo, è felice che i suoi compagni siano vivi piuttosto che morti. Ma sa che se Moloko fosse morta e se fossero morti gli altri membri dell'equipaggio, e fosse stata solo lei a sopravvivere, sa, insomma, che sarebbe andata avanti in questa guerra, fino alla fine, fino alla prossima catastrofe.
Ma sa anche che è la guerra sbagliata. Per ogni uomo ci sono due possibili destini, e lei ha scelto quello sbagliato. Pensa ad Huck e lo stomaco le si stringe, insieme ad una manciata di muscoli sparsi nell'area pelvica. Pensa che avrebbe dovuto dargli ragione: prendere i suoi genitori, infilarli dentro una nave di Hall Point, partire, scappare, sposarsi e fare un bambino. Mettere su una famiglia e combattere l'unica guerra giusta: quella per essere felici.

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