martedì 17 dicembre 2013

intifada

17 Dicembre 2515
Bullfinch


Intanto, al New Hope Ranch..


- JOSEPH, NO!

Joseph Edwards spara un colpo con una doppietta scalcagnata, mirando al blindato militare che ha appena parcheggiato a trenta metri dalla sua veranda. Sta mirando al parabrezza, ignaro delle tecniche che rendono un vetro antiproiettile.

- Le giacche blu sulle mie terre non ce le voglio.

Spiega lentamente alla moglie che cerca di afferrarlo per un braccio e di fermarlo. Lui se la sgrulla di dosso con un gesto infastidito ed esplode un altro proiettile contro il blindato, che non oppone alcuna resistenza; i soldati alleati a bordo sono ben consapevoli di essere al sicuro, e tutto sommato non hanno alcuna voglia di ammazzare un contadino ben oltre la mezza età.
Joseph sente le proteste della moglie come un ronzio di sottofondo a cui è abituato; sa che non è paura, quella che sente nella voce di Magdalene. È più quel tipo di irritante apprensione coniugale, la stessa che usa quando gli rimprovera di mettere troppo sale nella zuppa o di abusare del burro, che poi, per Dio, il burro lo fa lui con le sue mani con il latte delle sue vacche, avrà ben diritto di mangiarne quanto gliene pare.
Mentre fa partire il terzo colpo, si chiede perché il dannato blindato non sia già saltato in aria, e dire che i pallettoni della doppietta sono dei pezzi di piombo grossi così, e una volta c'ha steso un puma che ha sorpreso a mangiarsi un vitello, tanti anni fa, quando i ragazzi erano ancora piccoli, e vivi.
I ragazzi. È con i ragazzi in testa, i ragazzi e adesso anche la ragazza, che scende dalla veranda, avvicinandosi alla macchina e sparando di nuovo, quattro, per Dio, quattro colpi e neanche un graffio e dietro di lui la donna lo insegue e continua a dirgli di piantarla, ché si farà ammazzare, e lui le dice che se deve crepare, pazienza, ma non prima di essersi portato una giacca blu giù dentro le fauci dell'Inferno.
Alla periferia del suo sguardo può vedere la stalla. O meglio, quello che rimane al posto di una delle stalle.
Durante l'ultima battaglia un pezzo di astronave incandescente è precipitato dal cielo proprio lì sopra, sfondando il tetto. Perché era grosso, come il tetto. Ha raso al suolo tutto quanto ed ammazzato un bue, un bue buono, un bue che avrebbero potuto fare ingrassare e macellare in primavera, e pensando al bue, Joseph Edwards spara il quinto colpo contro le giacche blu, perché ci vorranno settimane per rimuovere i detriti e settimane per tirare di nuovo su la stalla, e chissà quanti anni perché un vitello cresca abbastanza da diventare un bue.

- For God's sake, Joseph Edwards, gimme that shit.

Magdalene Edwards gli strappa il fucile di mano. Spara l'ultimo colpo in canna, e mira alla gomma del blindato, che fischia e va a terra, e adesso sì che le giacche blu scendono bestemmiando - ovviamente, pensa Magdalene: ovvio che bestemmino, queste giacche blu senza Dio. Lei non ne aveva mai vista una prima d'ora, di giacca blu, e sa solo che le hanno tolto sei figli, questi due ragazzotti con i capelli a spazzola e le spalle larghe. E allora, mentre restituisce il fucile al marito, si china e raccoglie un sasso, e lo lancia contro uno di loro, e lo colpisce in testa perché s'è allenata per la parte migliore della sua vita a lanciare le cose in testa ai ragazzi quando facevano troppo baccano, e lo colpisce, e quello va giù, steso, svenuto, e l'altro le punta una pistola addosso e le urla di tenere le mani in alto, ed è allora che Joseph si avvicina, la stringe, la bacia e le dice,

- Magdalene, ti amo. 

Gli Edwards passano entrambi un paio di notti al fresco, ma a loro sta bene così.

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