lunedì 2 dicembre 2013

2 Dicembre 2515
Bullfinch
New Hope Ranch

Ci sono due cose che Eivor Edwards non avrebbe mai pensato di veder fare a suo padre. Piangere, e macellare una mucca da latte. Di piangere davanti alle donne non se n'è parlato né la prima, né l'ultima volta che gli è arrivata una lettera del comando che comunicava il decesso di uno dei suoi figli. Eivor immagina sempre che da solo, da qualche parte nei campi, alla fine abbia pianto. Ma lei non l'ha mai visto, e per quanto ne sappia, non l'ha mai visto neppure sua moglie.
Ma questo è anche peggio. Quando torna a casa per una breve licenza, uno dei vaqueros che adesso abitano nelle stanze dei suoi fratelli le dice che Mister Edwards ha macellato una vacca da latte e che ne macellerà un'altra la settimana prossima.
Entra in casa confusa e trova entrambi i suoi genitori chini sul pavimento del soggiorno. Suo padre ha in mano gli attrezzi da lavoro. Parte delle assi di legno su cui normalmente poggia un vecchio tappeto sono divelte e mostrano un nascondiglio rettangolare, incassato direttamente fra terra e fondamenta. È pieno di barattoli: conserve, zucchero, sale. Non appena sentono i suoi passi, gli Edwards sussultano e si voltano di scatto con l'aria colpevole di chi sia stato pescato con le mani nella marmellata. Letteralmente.

- Hai macellato una vacca.
- Aye.

Eivor si avvicina verso il nascondiglio, accovacciandosi accanto a sua madre. Ne studia il volto smunto, i lineamenti tirati. Sembra più vecchia. Guarda gli occhi azzurri di suo padre e ci vede qualcosa che la spaventa più di qualsiasi altra cosa al mondo, qualcosa che la tormenterà nei propri sogni finché campa: ci vede gli occhi di un uomo che ha paura.

- La Confederazione non vi confischerà nulla, pà.
- You know nothing, kiddow.

Soltanto adesso nota un involucro di carta particolarmente ingombrante. Solleva un lembo della copertura e scopre un vassoio pieno di striscioline di carne salata. Durerà per tutto l'inverno, con qualche attenzione.
Studiando il nascondiglio trova anche una confezione di tabacco naturale. Si sente come se avesse trovato una miniera d'oro: sono settimane che è tornata a fumare quella merda sintetica. Ma sua madre le afferra il polso con decisione e la costringe a metterla giù.

- Che senso ha nascondere del tabacco? Lascialo fumare a me o a pà, per Dio.

Mrs. Edwards le molla uno scappellotto sulla testa che per poco non la manda giù.

- Non so come ti abbia abituato quella Jack Rooster lì, ma qui non si pronuncia il nome di Dio invano. Sciacquati la bocca, ragazzina.
- Aye, mà.
- È per il mercato nero, ragazzina. Winter is coming e ben presto quel po' di tabacco avrà lo stesso valore dell'oro. 

Si alza in piedi, lasciando scivolare lo sguardo sul soggiorno di casa sua: è esattamente come ti immagineresti il soggiorno di casa di Eivor; tutto in legno, povero, ma non spoglio. È accogliente, ed è casa sua, e della sua famiglia. Per un momento, pensa a come sarà la casa di Jack, quando finalmente sarà riuscita a rifarsene una.
Scopre di non vedere l'ora di vederla.

- Mà..
- Eh.
- Ho deciso che se arrivo viva alla fine della guerra, mi sposo.

Magdalene Edwards sviene.

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