martedì 1 ottobre 2013

we were exploding anyway

30 Settembre 2515
Bullfinch
Spacesick


L'alba grigia sta già schiarendo il cielo fuori dalla Spacesick, dove lei ed Huck sono appena rientrati talmente ubriachi da doversi reggere a vicenda mentre si arrampicano su per le scale, cercando di fare piano per non svegliare Rudy e doverlo sbattere di nuovo fuori dalla nave.
Qualcuno deve averli accompagnati con un furgoncino, ma onestamente l'unica cosa che riesce a ricordare di tutto il tragitto è di aver sghignazzato ininterrottamente e di essersi addormentata solo cinque minuti sulla sua spalla, per poi svegliarsi, ricordarsi dove e cosa stavano facendo e ricominciare ad ammazzarsi dalle risate.
Ha cominciato a ridere quando qualcuno ha iniziato a canticchiare le note ed il ritmo di Alabama gal ed ha continuato mentre lei ed Huck riproducevano in pubblico (un pubblico molto ubriaco, grazie a Dio) i passi provati il giorno prima.
Alto, basso, basso.
Molleggiarsi.
Polka orizzontale come intermezzo. No, aspetta. Questo no.
Adesso che sono nella sua cabina lei è talmente piena di whiskey che non riesce a levarsi le scarpe senza cadere per terra, ed è sempre per terra che continua a scompisciarsi dalle risate, e non ricorda di essere mai stata così bene in vita sua. Gli addominali contratti, la mascella indolenzita e la vista offuscata da una patina di lacrime buone. Si disfa degli scarponcini con un dispendio di energie davvero immotivato; scivola fuori dal vestito e poi sotto le coperte.
Chiude gli occhi e si addormenta quasi di colpo, dimenticandosi delle pillole.

Il mattino dopo l'universo è di nuovo in guerra.

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