All Saints
Spazio
Scivola via dalla plancia di pilotaggio, con lo stomaco in subbuglio e negli occhi ancora il riflesso del blu elettrico delle batterie laser che fendono la notte senza fine dello spazio.
Le gambe sono di gelatina e le caviglie sembrano improvvisamente troppo sottili per sostenerla in piedi.
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Capitano Edwards,
il vascello pirata è stato distrutto.
Wolfe
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Raggiunge la cabina e si assicura che la porta dietro di sé sia chiusa. Poi si precipita verso il cesso a vomitare succhi gastrici - non che abbia mangiato granché nelle ultime ventiquattro ore.
Non riesce a respirare. La frustrazione le sta stringendo i polmoni dentro una morsa, consentendole di espanderli solo per metà. Si sente soffocare, iperventila.
Si tira in piedi tenendosi aggrappata al lavandino. Nello specchio la colpisce il riflesso del crocifisso che ha comperato nuovo su Greenfield. Quell'altro, quell'altro lo ha regalato.
Se lo strappa di dosso e lo lascia cadere nel cesso. Scarica e se ne libera, lasciandolo a fluttuare nello spazio senza luce. Una manciata di granelli di legno sono caduti sul pavimento, come biglie abbandonate da bambini stufi del vecchio gioco.
Non riesce a respirare. Si sposta verso il letto ed affonda la testa nel cuscino. Non riesce a pensare.
Il vascello è stato distrutto. Wolfe non sarebbe mai tornato a fare da scorta alla All Saints se ci fossero stati dei sopravvissuti da catturare. Sono morti tutti. Chi c'era a bordo? Rooster e Wright senza dubbio.
Sterling, forse. Sterling che non vedrà più gli occhi della sua bambina.
Non riesce a respirare. È colpa sua. È tutta colpa sua. È maledetta da sempre e le persone che la amano vengono risucchiate in un gorgo di tragedie ed atrocità.
(la testa scoperchiata di Kirill, i suoi begli occhi celesti iniettati di sangue)
Perché, perché, perché in nome di Dio, perché io, perché loro, perché.
Che cosa ti ho fatto, cosa devo espiare, qual è la mia colpa.
Non riesce a respirare. I singhiozzi le mozzano il respiro. L'irregolare afflusso di ossigeno al cervello le fa vibrare in tutte le cellule del suo corpo una sensazione di allarme e pericolo imminente.
Qual è il senso di tutta questa, di tutta questa sofferenza senza fine e senza redenzione.
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